mercoledì 9 febbraio 2011

La Parigi di Maria Antonietta: recensione e intervista all'autrice


Titolo: La Parigi di Maria Antonietta. Tutto a te mi guida
Autore: Mortali Alice
Dati: 2010, 256 p., brossura
Editore: Damocle (collana I saggi)
Sito web dell'autrice: Alice Mortali

Vi avevo già parlato di questa splendida ed utile guida, senza tuttavia approfondire l'argomento, cosa che mi propongo perciò di fare in questo post, perchè penso valga veramente la pena soffermarsi sui contenuti di questo libro, molto ben scritto ed interessante, oltre al fatto che ho avuto la fortuna di poter porre personalmente delle domande all'autrice, che si è rivelata una persona veramente gentile e disponibile.

Ancora oggi molte persone, evidentemente poco informate, hanno la tendenza ad associare al nome di Maria Antonietta la tanto famosa quanto sconcertante affermazione: ‘Se il popolo non ha pane, che mangino brioches!’.
Niente di più sbagliato se si considera che Maria Antonietta non pronunciò, ne si sarebbe mai sognata di pronunciare quelle sciagurate parole.
Chi era dunque questa chiacchierata Regina che tanti dipingono ancora come colei che, con la propria avidità e scelleratezza, trascinò un intero paese in rovina?
Ce lo spiega Alice Mortali nel suo libro La Parigi di Maria Antonietta, prendendoci per mano e conducendoci, passo dopo passo, nei luoghi che fecero da sfondo alla vita di questa sfortunata ed incompresa sovrana, dagli splendori di Versailles alla tetra cella della Conciergerie in cui Maria Antonietta trascorse i suoi ultimi giorni.
Con una scrittura sciolta ed elegante, l’autrice ci introduce a tutti gli avvenimenti salienti nell'esistenza della Regina, senza tralasciare nulla, ma servendosi di un codice narrativo di raffinata semplicità ed immediatezza, che rende il testo piacevole e fruibile a chiunque, anche a chi non si è mai avvicinato al personaggio. L’abilità di Alice Mortali è proprio quella di coinvolgere il lettore, di farlo appassionare, guidandolo in un percorso suggestivo e ricco di fascino, in cui alla guida attraverso la città si aggiungono approfondite ed accurate nozioni storiche, frutto di un lungo ed attento studio.


Ed ecco che, dalle sue pagine, emerge un vivido ritratto di donna che cambia nel tempo: poco più che bambina quando giunse a Versailles, Maria Antonietta fece parlare di sé l’intera corte con le proprie sconsideratezze quali il gioco, i gioielli, i vestiti e le improbabili acconciature, una vera e propria ‘Queen of fashion’, che pensava più al divertimento che al dovere. Nessuno immaginava che dietro a questo frivolo e dispendioso atteggiamento si celasse un’anima sola e ferita: l’anima di una donna da troppe notti umiliata da un marito del tutto inadeguato.
Quando, dopo sette lunghi anni, le nozze verranno finalmente consumate, con la maternità la Regina raggiungerà finalmente l’equilibrio, mettendo da parte gli svaghi e le avventatezze della gioventù, ma sarà troppo tardi. L’etichetta che l’intera corte le ha appiccicato addosso è quella di ‘Madame Deficit’, e la storia della Francia si sta rapidamente avviando verso un tragico e radicale cambiamento, tanto rapidamente che Maria Antonietta non riuscirà mai a far cambiare l’opinione negativa che i suoi sudditi si sono fatti nel corso degli anni: pagherà i propri errori e le colpe che non ha mai commesso con perdite ed umiliazioni, e solo nella disperazione tirerà fuori la parte migliore di sé, restando a testa alta davanti alle avversità fino all’ultimo, tragico, epilogo.

La Parigi di Maria Antonietta è l’emozionante racconto della vita di questa donna, ed è una guida attraverso la città che l’ha accolta a braccia aperte al suo arrivo, per poi ripudiarla alla fine. Ogni luogo, ogni palazzo, teatro, caffè, prigione, piazza che ha fatto da sfondo ad una parte della sua esistenza viene puntualmente registrato dalla Mortali, che si preoccupa di segnalare anche i musei contenenti i pochi reperti sopravvissuti alla Rivoluzione, e i siti più curiosi, come l’indirizzo dove sorgeva l’atelier di Madame Bertin, la sarta di Maria Antonietta, e quello della farmacia, ancora esistente, dove il conte Hans Axel von Fersen comprava l’inchiostro simpatico per scrivere alla sua amata.
In fondo al testo sono segnalati orari e indirizzi di tutti i luoghi citati, più una utile ed elegante mappa della città, dove le tappe sono indicate da una rosa.
Il fiore preferito della Reine.

E adesso passiamo all'intervista all'autrice, che ha avuto la gentilezza di mettere a disposizione parte del suo tempo per rispondere a queste domande.

• Ciao Alice, benvenuta in questo blog! Parlaci un po’ di te, come nasce la tua passione per la scrittura?

Salve a tutti e grazie dell'invito. La passione per la scrittura è nata in realtà dall'amore per il personaggio. Mi spiego meglio: questo libro è il frutto di una ricerca svolta, almeno all'inizio, principalmente ad uso e consumo personali. Stavo cercando più informazioni possibili sui luoghi di Parigi legati ad una figura da cui ero, ormai da parecchio tempo, letteralmente ammaliata. Quando dopo una serie di letture, ricerche e viaggi, la mole delle informazioni è diventata corposa, ho deciso di buttare giù una specie di canovaccio che piano piano è divenuto un manoscritto di ben 250 pagine. Non ho cominciato a scrivere con l'idea che un giorno qualcuno avrebbe potuto leggere e magari interessarsi al mio lavoro, ma quando è successo è stato davvero meraviglioso.

• Come si è sviluppato il tuo interesse per Maria Antonietta? Qual'è l’aspetto che più ti ha colpito di questa sfortunata sovrana?


L'interesse per Maria Antonietta nasce quasi per caso. Sono sempre stata una grande appassionata di storia e di arte. Sin dall'adolescenza ho iniziato a leggere biografie storiche di importanti personaggi del passato, soprattutto femminili. Poi quattro anni fa lessi per caso la biografia della scrittrice inglese Antonia Fraser "Maria Antonietta. La solitudine di una regina". Pur essendo un libro di per se molto accurato, decisi di andare più a fondo e di indagare maggiormente su questo affascinante personaggio: Maria Antonietta mi aveva già colpita al cuore. Come ho scritto nel libro, la vita di Maria Antonietta non può non affascinare: quando si racconta la sua storia si passa dagli ori e gli sfarzi della reggia di Versailles, alla desolazione del più sudicio dei carceri, dalla frivolezza e la felicità, alla tragicità e al dolore. Maria Antonietta ammalia e stordisce per il suo stile, per la sua insolita vita di coppia, per le sue "follie" come l'Hameau al Trianon, le acconciature, gli ori e i gioielli. Poi però, senza neanche rendersene conto, andando un pochino più a fondo, ci si trova davanti a una donna sola, poco amata (se non da amici compiacenti e forse da un affascinante conte svedese), una madre che ha visto morire due dei suoi quattro figli, una regina che ha perduto il trono, una vedova che a cui hanno ucciso il marito, una prigioniera che a soli 37 anni perderà anche la vita, senza però mai perdere la forza d'animo e la dignità.

• Mentre svolgevi le tue ricerche sul campo, quale tappa di questo percorso ti ha emozionato maggiormente? E quale consideri veramente indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi a Maria Antonietta attraverso i luoghi che fecero da sfondo alla sua vita?

Ogni luogo visitato ha suscitato in me forti emozioni: dall'angoscia allo stupore, fino alla commozione. Di tutti i luoghi visitati però credo che l'emozione maggiore sia stata la visita agli appartamenti privati della Regina alla reggia di Versailles: in queste stanze così riservate e poco frequentate dai turisti, ho avuto per la prima volta la sensazione di entrare in contatto col suo essere e con la sua quotidianità. Si ha come l'impressione che la Regina si sia appena allontanata e che sarà di ritorno da un momento all'altro. Tra le tappe indispensabili per ogni appassionato della regina consiglio ovviamente la reggia di Versailles, magari con visita agli appartamenti privati, il Petit Trianon, la prigione della Conciergerie e la basilica di Saint-Denis. Tra i musei, imperdibile a mio avviso è la visita al Musée Carnavalet che conserva alcuni preziosi e rari cimeli.

• Pensi che un personaggio discusso come Maria Antonietta abbia qualcosa da insegnare anche ai giorni nostri?


Il messaggio più forte arriva dalla "donna" Maria Antonietta e non dalla "regina": è ovviamente impossibile condividere oggi i valori monarchici e le usanze dell'epoca in cui alla visse. Penso quindi che la donna Maria Antonietta vada apprezzata soprattutto per il modo in cui è rimasta fedele alle sue convinzioni e ai suoi valori, senza vacillare mai, neanche di fronte alla morte. Anche se in extremis, è riuscita a cancellare la Maria Antonietta frivola e spensierata e a lasciare ai posteri un'immagine più forte e duratura : quella della donna e della madre che nel momento più cupo della sua vita trova la forza per difendere i suoi ideali e il futuro dei suoi figli.

• Negli ultimi anni, per portare a termine il tuo lavoro, hai compiuto diversi viaggi a Parigi. Com’è il tuo rapporto con questa città?

Credo che Parigi sia una delle più belle e affascinanti città del mondo, una vera e propria miniera senza fine di arte e storia: in pratica è la mia città ideale. Durante le ricerche per il libro, sono stata a Parigi cinque volte in tre anni. I viaggi sono stati dei veri e propri tour de force: troppe cose da vedere, da cercare, da chiedere e sempre troppo poco tempo a disposizione. Durante questi soggiorni ho avuto modo di incontrare persone di una gentilezza e disponibilità infinite, come ad esempio due preparatissimi Conferencier del Castello di Versailles ma anche persone maleducate e irrispettose, come il "simpaticissimo" concierge degli Archivi Nazionali. A parte questi piccoli incidenti di percorso, Parigi è una città unica e meravigliosa della quale ho ricordi meravigliosi e dalla quale non si riesce a star lontani troppo a lungo.

• Per scrivere questa raffinata guida hai consultato moltissimo materiale, come dimostra la fornita bibliografia presente, è stato difficile reperire tutte le informazioni necessarie?

Si, reperire il materiale necessario è stata la parte più complicata: molte validissime opere scritte sulla Regina sono purtroppo fuori catalogo e molto spesso disponibili solo in Francia. Da questo punto di vista la ricerca non è sempre stata facile. Va detto però che ho ricevuto un valido ed insostituibile sostegno da alcuni preparatissimi e appassionati membri del forum del sito www.ladyreading.net.
Senza il loro supporto non sarei mai riuscita a portare a termine il mio lavoro e per questo colgo l'occasione per ringraziarli tutti, uno per uno.

• Hai qualche consiglio da dare per chiunque voglia cimentarsi in un libro su un personaggio storico?

Il mio consiglio è quello di scegliere un tema o un personaggio a cui si è davvero interessati: personalmente ho letto per più di tre anni solo ed esclusivamente libri e documenti su Maria Antonietta e se non avessi avuto una forte curiosità e passione per il personaggio non credo ci sarei mai riuscita. Seconda cosa importantissima è il controllo delle fonti: scrivere di Storia è difficile e ci si trova su di un terreno spesso accidentato. Bisogna controllare e verificare all'infinito date, nomi, eventi, non ci si può permettere di inventare nulla, soprattutto se lo scopo è la pubblicazione. Da questo punto di vista, è indispensabile sottoporre il lavoro al giudizio di più di una persona competente in materia prima di iniziare ad inviare il manoscritto alle varie case editrici: quando si rilegge il proprio scritto per la centesima volta si corre il rischio di non vedere più i propri errori..io ne so qualcosa.

• Grazie per averci dedicato il tuo tempo Alice! Per concludere, vuoi aggiungere qualcosa sul tuo libro?

Vorrei approfittare dell'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno letto e apprezzato il mio libro. Spesso ricevo mail da persone che sono rimaste colpite dalla scorrevolezza e dalla semplicità con cui vengono esposti eventi magari non noti ai più. Il mio intento era proprio quello di scrivere un libro adatto a tutti, non solo agli ammiratori e agli appassionati della Regina. La soddisfazione maggiore è quella di sapere che anche chi prima non aveva mai sentito parlare della sfortunata sovrana, grazie al mio libro è riuscito ad avvicinarsi al personaggio e magari ha deciso di trascorrere un insolito week-end parigino con "La Parigi di Maria Antonietta" in tasca.
Grazie mille e complimenti per questo raffinato ed interessantissimo blog.

8 commenti:

  1. Complimenti per questa bella intervista all'Autrice di uno splendido libro!

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  2. Complimenti, Francesca, e grazie perché ho appena comprato questo libro ed il tuo post, con tanto di intervista all'Autrice (che, ho scoperto, abita nella mia città) capita proprio nel momento giusto. Sono molto, molto, molto curiosa di leggerlo.

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  3. leggete questo Libro-guida-biografia, perché ne vale veramente la pena ed è essenziale per chi si reca a Parigi...

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  4. Mi hai incuriosita molto,comprerò il libro.
    Complimenti per l'intervista.
    Giò

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  5. Comprerò il libro, e complimenti per il blog, davvero interessante. Cinzia

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  6. Bellissima intervista e bellissimo blog!!

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